giovedì 29 aprile 2010

T STUDIO_ IL PROGETTO CONSAPEVOLE


ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE

Il tema della mostra è il progetto consapevole, cioè un'architettura che entra in rapporto diretto con i luoghi, le attività che vi si svolgono e la loro storia.

E questo gruppo di architetti lo fa in modo molto "contemporaneo", mediante forme fluide, che si integrano, interagiscono e modellano il paesaggio.

Una delle opere che ho apprezzato maggiormente è stata la promenade paysagée, la quale, pur avendo un'eco lecorbuseriana, visualmente ha tutt'un altro impatto; molto più vicino alle tessiture paesaggistiche di zaha hadid.
A me è piaciuta molto, mi ha aiutato a chiarire alcuni concetti che erano rimasti un pò "nebulosi" e sicuramente mi ha dato nuovi imput per la realizzazione dei plastici di studio (nella mostra sono esposti anche dei plastici in cui si percepisce il BANG dei progetti) e per il progetto.
Consiglio tutti, anche i "non addetti ai lavori" di andare a visitare questa mostra.

MAXXI, Roma, Italy, Zaha Hadid

domenica 7 marzo 2010

ThE rEsT oF tHe JoUrNeY_visita agli altri UrbanVoids

45.UrbanVoids_Via Casilina Vecchia















43.UrbanVoids_Via del Mandrione















25.UrbanVoids_Via degli Angeli-Via degli Oppii















35.UrbanVoids_Via Pietro Rovetti















30.UrbanVoids_Via Filarete

FAB 5_Le prime 5 scelte opzionali

1.UrbanVoids_ex deposito Stefer

Verso la fine del XIX secolo, la società francese Thomson-Houston, decise di promuovere la STEFER (Società Tramvie e Ferrovie Elettriche di Roma), una ferrovia urbana e suburbana, ottenendo la concessione del collegamento della rete tramviaria dai Castelli Romani a Roma. Il deposito di tale Compagnia aprì nel 1904 nel quartiere Appio-Latino. Dopo vari anni decenni di attività, negli anni '50 comincia il declino della compagnia, finchè nel 1976 la STEFER viene soppressa e sostituita dall'azienda consortile COTRAL. Il deposito della STEFER in questione ha ospitato fino a qualche anno fa il materiale rotabile, tra motrici e un carro merci.

Nel 1984 l'Assessorato alla Pubblica istruzione della Provincia di Roma lanciò una proposta per la ristrutturazione del deposito, cercando di salvaguardare l'attuale preponderante funzione residenziale del quartiere ma abbinando più funzioni e la creazione di una nuova possibilità di relazione tra altri spazi già esistenti e, nel loro complesso, altamente potenziali sia nel poter fornire servizi, sia nel porsi quali elementi di costituzione della centralità e della rappresentatività urbana. Il punto nodale (un’area di circa 10mila mq), si trova appena uscita dalla stazione metro Furio Camillo, linea A, pertanto l’intervento doveva prevedere una struttura legata alla grande mobilità (stazione metro - parcheggi), attività commerciali e servizi più generali.

Nel 2001 la Giunta Comunale aveva finalmente approvato la delibera per l'avvio dei lavori di realizzazione di locali attrezzati a nuova sede del mercato Appio I. Tra il 2001 e il 2002 la ristrutturazione dell'ex deposito STEFER si è interrotta a causa dei ricorsi al T.A.R. e al Consiglio di Stato da parte di uno dei concorrenti alla gara per la realizzazione di mercato e centro commerciale; quando alla fine del 2002 tutti i ricorsi sono stati respinti, il progetto ha richiesto una prima revisione per l'incompatibilità con le nuove normative in vigore, e poi un'ulteriore modifica per aggiungere altri spazi al parcheggio sotto al mercato.Nonostante si siano succeduti negli anni decine e decine di amministratori del IX Municipio, la situazione del quartiere non è migliorata, anzi sono diminuiti i parcheggi a causa della strada che costeggia il deposito ormai da anni indicata come “cantiere”.


32.UrbanVoids_Via dell'Acquedotto Alessandrino



Il vuoto urbano è realizzato da una micro-area localizzata nel quartiere di Tor Pignattara. Risulta particolarmente interessante perchè vicina all'acquedotto Alessandrino. Oltre il suo orientamento, l'area a pianta triangolare conclude l'isolato e affaccia sul parco. E' quindi un'area da valorizzare, inglobando l'elemento archeologico.



46.UrbanVoids_Via Casilina

L'area è localizzata lungo la Via Casilina, strada a grande scorrimento quotidiano. Originariamente era un benzinaio, ma ormai sono diversi anni che l'area risulta abbandonata. Le dimensioni sono molto modeste, ma potrebbe essere interessante sviluppare l'idea progettuale "Il benzinaio del 2010".




39.UrbanVoids_Via degli Angeli



10.UrbanVoids_Via dell'Arco di Travertino-Via Lanuvio